Corsi di lingua Giapponese
Corsi di formazione per docenti di lingua giapponese
Motivazioni per intraprendere il corso, impressioni, obiettivi per il futuro
-
Yoshida Kaori
Una delle cose più belle di questo lavoro è poter comprendere la bellezza di studiare e insegnare. -
Yonenaga Akie
Tra gli apprendenti si forma una atmosfera di unione e serietà. -
Yamazaki Tetsu
Sono stato in Russia per studiare, ora ci voglio tornare per insegnare il giapponese. -
Fujiyama Michiko
Ho potuto fare tanti incontri che mi hanno arricchito come persona. -
Goto Tooru
Sono riuscito a portare avanti al contempo studio e lavoro.
Corsi di lingua Giapponese
Cina
Hong Kong, Taiwan
Corea
Asia sud-orientale
Russia
Nord America/America Centro-Meridionale
Europa
Corsi per docenti di lingua giapponese
I nostri diplomati nel mondo
- (Francia) Yoshida Saki
- (Perù) Nakagawa Koichi
- (Nepal) Wada Sugako
- (Brasile) Akanuma Mizuki
- (America) Ota Sakurako
- (Malesia) Yoshida Kuniko
- (Ungheria) Fujishima Yukiyo
Motivazioni per intraprendere il corso, impressioni, obiettivi per il futuro
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Yoshida Kaori
Una delle cose più belle di questo lavoro è poter comprendere la bellezza di studiare e insegnare. -
Yonenaga Akie
Tra gli apprendenti si forma una atmosfera di unione e serietà. -
Yamazaki Tetsu
Sono stato in Russia per studiare, ora ci voglio tornare per insegnare il giapponese. -
Fujiyama Michiko
Ho potuto fare tanti incontri che mi hanno arricchito come persona. -
Goto Tooru
Sono riuscito a portare avanti al contempo studio e lavoro.
Corsi di lingua Giapponese
Cina
■Gong Yuejian
Sono venuta in Giappone per frequentare l'università. Fin da piccola avevo interesse per questo paese. Sono molto felice di aver trascorso qui un periodo di studio. Fin dalla prima volta che soo venuta qui alla JLI ho pensato che questa fosse davvero una ottima scuola. I collegamenti urbani sono buoni e è molto silenziosa: una città ideale per lo studio. Anche i docenti sono molto disponibili e mi hanno aiutato ogni volta che ne ho avuto bisogno. Anche Ii compagni di classe sono stati molto amichevoli. Inizialmente mi sembrava strana l'idea di studiare sotto lo stesso tetto con persone provenienti da posti tanto disparati, ma si sono rivelate tutte ottime persone e mi sono trovata bene con loro. E poi, ognuno ha parlato del proprio paese e ho imparato tante cose. A Odori e Susuki ho potuto anche assistere alla splendida festa della neve, la yuki matsuri. A Sapporo è possibile godere di tutte le meraviglie tipiche di una città del nord. Se avete in mente di venire in Giappone, scegliete Sapporo, e se volete studiare il giapponese, venite alla JLI. Ve li consiglio!
■Shen Muling
Sono venuta in Giappone a gennaio. Lo ho fatto per migliorare il mio Giapponese, lingua che studiavo già da tempo. Pensavo che un'esperienza di studio all'estero mi sarebbe servita e così, dopo la laurea, a gennaio sono salita sull'aereo per il Giappone. Gennaio, sono arrivata in Hokkaido, ogni giorno vedo la neve che cade dalla mia finestra. Febbraio, ho passato la mia prima primavera all'estero. Ma siccome sono in Giappone non mi sono mai sentita triste. Marzo, guardando il notiziario, mi sono resa conto di iniziare a capire qualcosa di quello che dicono. Mi sono anche abituata ai ritmi di vita giapponese. Mangiato il ramen giapponese e abituandomi alle regole di questo paese, ho iniziato a parlare la lingua. Il metodo di insegnamento dei professori della JLI di Sapporo rende le lezioni piacevoli. Anche il tempo trascorso con i compagni di classe è stato piacevole. Nel testo di giapponese intermedio ci sono delle parti dedicate alla cultura degli altri paesi: ciò che ho vissuto qui è proprio una esperienza in una diversa cultura. La vita dello studente all'estero non è che sia sempre piacevole, ma di sicuro ogni giorno ci sono tante cose nuove da imparare. Finora ho visto tante cose, conosciuto tante persone e fatto tante esperienze. Ho riso, pianto, mi sono stancata, e ho avuto problemi: ma la mia giovane età mi ha aiutato a sopportare le difficoltà. Amici e parenti mi chiedono se mi sia pentita di essere venuta in Giappone, ma se potessi, ripeterei subito questa esperienza di studio.
■He Yingming
Per me che sono sempre vissuto a sud, le terre del nord posseggono un fascino misterioso che mi attira. E per questo motivo ho scelto come meta Sapporo, nello Hokkaido. E così, è iniziata la mia esperienza di studio in questa città tranquilla e popolata da gente calda e gentile. Mi sono iscritto alla JLI e è stato davvero bello poter studiare con persone di tante culture diverse. È passato un anno da allora. Grazie all'impegno degli insegnanti e alle loro indicazioni sono migliorato in lingua e, piano piano, mi sono abituato alla vita in Giappone, luogo in cui ho trascorso questa piacevole esperienza. Nello Hokkaido, a seconda della stagione, ci sono diverse feste: in estate, c'è la festa chiamata "yosakoi soran", che ha reso famoso il nome dello Hokkaido nel mondo. Ogni anno, delle equipe venute da paesi diversi vi prendono parte e danzano. Questa festa per me è diventata un magnifico ricordo. All'improvviso, mi sono ritrovato all'interno di una equipe a partecipare alla festa. È una esperienza che non scorderò mai. A luglio ci sono i fuochi d'artificio, come sono belli. Le persone indossano yukata dai motivi più disparati, calzano geta e guardano I fuochi d'artificio dalle sponde del fiume Toyohira. Ho potuto fare una esperienza in una atmosfera di tradizione giapponese. L'autunno di Sapporo porta l'odore della nostalgia. In inverno, invece, si tinge tutto di uno splendido bianco perlato. Per me che vengo da terre del sud, l'attimo in cui ho visto per la prima volta nevicare ha costituito una emozione difficile da rendere a parole. Sono stato affascinato a tal punto dalla neve da gioire di essere nato. Sono felice di aver potuto studiare in un luogo tanto bello, comodo per vivere e dotato di una tale magica atmosfera. Il prossimo anno ho intenzione di iscrivermi all'università e di approfondire lo studio della lingua giapponese che per me nasconde ancora tanti misteri.
Hong Kong, Taiwan
■(Hong Kong) Lilian
Quasi un anno è trascorso dal mio arrivo in Giappone. In questi 9 mesi ho fatto varie esperienze. Ero sorpresa all'inizio di vedere quanto la città di Sapporo fosse caotica e mi sono ritrovata a pensare che fosse proprio come la mia città natale. Tuttavia, più mi avvicinavo al dormitorio, più scoprivo che l'atmosfera si faceva rilassata. Inoltre, anche il mio animo si rasserenava. Sono arrivata nella stagione delle foglie autunnali. Al Maruyama Park, nei pressi della scuola, tutto si era tinto di rosso. A novembre è arrivata la prima neve, e il Maruyama è diventato bianco in un baleno, facendomi sentire per la prima volta il mutare delle stagioni. A me, amante della natura, piacciono sia i giorni di cielo sereno, sia quelli in cui nevica. Di solito studio nella mia stanza o osservo il panorama dalla finestra. Non appena ho un po' di tempo libero, mi piace fare shopping nei grandi magazzini vicino la stazione. Poi, è possibile approfondire la cultura giapponese attraverso gli svariati eventi che si tengono nel corso dell'anno quali la festa della neve e lo Hina-matsuri, la festa delle bambine. Vivere a Sapporo è davvero un' esperienza appagante. Ho studiato molto, e quando avevo problemi gli insegnanti mi hanno aiutata. Gli sono davvero grata. A lezione ho avuto modo di approfondire il giapponese attraverso esercizi di grammatica, lessico, lettura e ascolto.
Corea
■Cha Eunji
Non c'è un motivo specifico per cui abbia scelto di trascorrere un periodo di studio a Sapporo. Nel momento in cui ho preso questa scelta era passato poco tempo dal grande terremoto del Giappone dell'Est, e per questo ho optato per un posto che non fosse stato colpito dal sisma. Per questa ragione ho scelto lo Hokkaido. Tuttavia, grazie a ciò ho potuto trascorrere un periodo di studio in un luogo dallo splendido paesaggio naturale e da una ottima tradizione gastronomica. Anche I terremoti, di cui ero tanto preoccupato, non si sono sentiti per nulla. Ciò di cui forse ero solo un po' spaventato, erano gli orsi. Ma anche quella è una esperienza che in Corea, il mio paese, non capita mai. Beh, alla fine non che ne ho mai incontrato uno e forse proprio per ciò ne parlo in questo modo. Mi è capitato di sentire che Sapporo sia la città in cui tutti i giapponesi vorrebbero vivere, e dopo esserci venuto credo di averne compreso la ragione. Sia Sapporo, sia lo Hokkaido in generale, sono luoghi splendidi. In questo posto ricco di cose da vedere e cose buone da mangiare ho incontrato degli insegnanti premurosi, e mi ritengo molto fortunato di aver potuto studiare qui.
■Kim Sulin
Qui in Giappone, alla JLI di Sapporo, sto facendo un'esperienza che non potrà mai essere cancellata dalla mia memoria. La cosa più bella è che ho fatto amicizia con moltissime persone. Qualche volta mi sento stanca e ho come la sensazione di voler mollare tutto, ma i miei amici sono sempre dalla mia parte a sostenermi. Certo il tempo passato in Corea e ciò che lì ho studiato mi sono d'aiuto, ma stare qui in Giappone, alla JLI, ha ampliato la mia percezione delle cose. Incontrare persone di nazionalità differente, impararne direttamente la cultura parlandoci, non sarebbe stato possibile se non avessi lasciato la Corea. Ti va di fare amicizia?
Asia sud-orientale
■(Indonesia) Lukito Alvin
Una delle ragioni per cui ho scelto di andare a studiare a Sapporo è per vedere la neve. Non la avevo mai vista prima, e per questo sono molto felice di essere venuta a studiare qui. A causa della neve le strade sono scivolose e spesso è causa anche di altri problemi, ma quando si accumula nelle vie della città tutto diventa ancor più bello. Qui ho trovato studenti di diverse culture e paesi. Tutti avevano il mio stesso scopo, quello di studiare il giapponese e con loro ho fatto amicizia, scambiato informazioni e trascorso ore felici. Ho appreso anche tante cose sulle culture straniere. Infine, qui gli insegnanti sono davvero bravi e gli sono molto riconoscente. In questo arco di tempo, sono stati molto amichevoli e gentili con me.
■(Tailandia)Sitthipong Loryuenyon
Studiare qui alla JLI di Sapporo è stata una esperienza molto importante attraverso la quale mi credo di essere cresciuta. Al mattino, una volta sveglia, dovevo sbrigare da sola tante cose,. La vita che ho fatto a Sapporo non mi è possibile farla in alcun modo nel mio paese. O in nessun altro paese, forse. Qui si sente molto la differenza tra stagione e stagione. Ho trovato l'inverno particolamente rigido e la primavera luminosa e calda. E poi, andavo a scuola in bicicletta, che comodità! Prima di venire in Giappone, avevo tante perplessità. Pensavo che il lavoro e il costo della vita sarebbero stati un problema. Invece, una volta a Sapporo, ho creduto in me stessa e sono andata avanti per la mia strada. Ci sono state cose brutte e cose belle. I miei amici coreani, tailandesi e giapponesi mi hanno aiutato e gli sono molto riconoscente. In particolare, appena arrivata non parlavo ancora giapponese e se una mia amica tailandese non mi fosse stata vicina mi sarei trovata nei guai. Poi, anche gli insegnanti mi sono stati vicini. Grazie a tutti. Non mi scorderò mai di questa scuola.
■(Tailandia)Sae Lim Uayporn
A seconda della persona, ci sono varie ragioni per studiare il giapponese: lavoro, certificazione linguistica, entrare in una scuola o università giapponese... e per questo motivo, ci sono più ragioni per scegliere una scuola di giapponese. Nel mio caso, l'obiettivo è quello di ottenere il primo livello della certificazione di lingua giapponese, e per questo è fondamentale avere delle buone indicazioni e comprendere I trucchi per superare l'esame. Inoltre, rispetto alle altre città Sapporo è un luogo tranquillo, con un panorame naturale formidabile, un posto sicuro quasi mai violato da cataclismi. Anche il costo della vita non è elevato e è decisamente comoda per viverci. Oltre a ciò, posso dire di aver scelto Sapporo per una raggione personale, ovvero la mia avversione per gli insetti, per il traffico e i luoghi troppo caldi e caotici. Per questo ho scelto la JLI di Sapporo. In questa scuola si prendono cura degli studenti, gli insegnanti sono molto esperti e le strutture sono buone. E poi, il loro metodo è molto efficace per affrontare le prove di certificazione linguistica e per perfezionare le proprie capacità. Il mio giapponese è costantemente migliorato. Ho trovato tanti amici premurosi e affettuosi, verso I quali ho un profondo legame di riconoscenza. Sapporo, poi, è la maggiore città dello Hokkaido, in cui si svolgono nuomerose festività e vanta dei magnifici spot turistici. Conserverò questa esperienza in Giappone come il mio tesoro più prezioso. Se ne avrò l'opportunità vi farò sicuramente ritorno.
Russia
■Volkovich Anna
Il nome di una scuola spesso esprime l'essenza della stessa. Diamo un'occhiata al nome della nostra scuola: "Sapporo" - la scuola non è lontana dal centro della città. Ci vogliono circa 10 minuti dal Parco di Odori, divenuto famoso per la feste della neve."Kokusai (Internazionale)" - Gli studenti che studiano qui sono di differenti nazionalità, e la scuola, esattamente come Sapporo, ha una atmosfera internazionale. Perciò ci sono ottime opportunità di conoscere altri paesi, non solo il Giappone: per questo, non devi preoccuparti di risparmiare soldi per viaggiare all' estero, basta stare qui alla JLI a imparare il giapponese, passando il tempo a parlare con ragazzi di altre culture. "Nihongo(Giapponese)" - fin da subito le lezioni sono tenute esclusivamente in giapponese. Anche fuori dalla scuola, poi, utilizzando direttamente ciò che si apprende con la popolazione locale, si può continuare a imparare. "Gakuin (Istituto)" - Gli insegnanti sono gentili e esperti così da garantire lezioni di alto livello. Non importa quanto ambizioso sia il tuo obiettivo (entrare in un'università, lavorare per una compagnia, ecc.), se ti impegni seriamente, qui otterrai strumenti sufficienti per realizzarlo. Questa scuola è una piccola isola nel grande Giappone.
Nord America/America Centro-Meridionale
■(Panama) Rodriguez Samudio Ruben Enrique
Venuta in Giappone per la prima volta dalla mia città, Panama, in cui la temperatura media è di 33Cº, la prima impressione di Sapporo è stata quella legata al freddo. Però, dopo tre anni, adesso mi ci sono del tutto abituata. Quando si studia una nuova lingua, ci sono tanti ostacoli da superare, ma le lezioni alla JLI sono sempre state interessanti e mi hanno dato la possibilità di apprendere molte cose sulla lingua giapponese e sulla cultura. Grazie ai vari eventi organizzati dalla scuola il legame tra insegnanti e studenti si è rafforzato. I professori non ci hanno solo insegnato lingua giapponese, ma anche tante cose sulla vita qui in Giappone, aiutandoci costantemente nei momenti di bisogno. Oltre ad aver realizzato il mio obiettivo di entrare in una università giapponese, grazie al supporto degli insegnanti la mia visione del mondo si è allargata. Le quattro stagioni si sentono molto a Sapporo, e in ognuna di esse hanno luogo degli eventi interessanti. In primavera c'è lo hanami, e nel parco vicino alla scuola, il Maruyama Park, ho passato momenti piacevoli con gli amici sotto i ciliegi in fiore. In estate ci sono tante festività e tra queste quella denominata "yosakoi" in cui tutti danzano: uno spettacolo mozzafiato! In autunno, invece, è bello andare in montagna a cogliere i frutti di bosco, delle vere prelibatezze. Infine, la mia preferita, l'inverno: in questa atmosfera di un bianco cangiante come sono belle le illuminazioni dello Odori Park, quando le ho viste per la prima volta ho provato una emozione incredibile. A febbraio, poi, c'è la festa della neve, la "yuki matsuri", famosa in tutto il mondo. Ci sono andata con i compagni di classe e i professori, una esperienza indimenticabile.
■(Canada) Dan Tanaka
Sono molto felice di essere venuto a studiare il giapponese a Sapporo. La miglior cosa per apprendere una lingua straniera nella maniera più rapida è vivere all'interno di quella cultura. La gente di Sapporo è molto amichevole e la mia vita qui si è svolta piacevolmente. A scuola, ho stretto amicizia con persone che, come me, avevano come obiettivo quello di comunicare in giapponese e è stato molto bello. A scuola sono tutti molto cordiali e è l'ambiente giusto per ottenere ciò che si vuole raggiungere.
Europa
■(Francia) Estran Gilles
Già da tempo ero interessato al Giappone e pensavo di andarci e così, un anno fa, per la prima volta ho realizzato tale intento e ho visto questo paese con i miei occhi. Ho vissuto circa un anno a Sapporo e ne sono rimasto molto colpito. E pre questo, ora mi piacerebbe trascorrere tutta la vita in Giappone. Dopo un anno sono tornata in Francia e ho messo i soldi da parte, così che a gennaio sono tornata a Sapporo. Per migliorare il mio giapponese mi sono iscritta alla JLI e non me ne sono mai pentita. Adesso sono circa 10 mesi che studio qui. I professori sono molto gentili, e ci insegnano cose utili. La scuola è un luogo tranquillo e interessante. Sono molto migliorata in giapponese. Naturalmente, più si hanno amici giapponesi più ci sono possibilità di migliorare nella conversazione. Tra le città in cui sono stata finora, Sapporo è decisamente la mia preferita. Perfetta per me. Ci sono 1.800.000 persone, un numero adeguato. È una città davvero piacevole. Nelle zone limitrofe c'è una natura meravigliosa, selvaggia, bella: a pochi minuti dalla città si trovano luoghi per fare interessanti escursioni. In inverno si può sciare, in estate si fanno gite e rafting. C'è anche uno sport interessante che consiste nel fuggire dagli orsi. Hahahha, scherzo! È davvero un luogo magnifico. Anche se è una grande città, Sapporo alle volte ricorda un paesino: quando si passeggia per la città capita spesso di incontrare amici. Non so cosa farò in futuro, forse mi trasferirò per un po' a Tokyo. Ma di sicuro tornerò a Sapporo. Più sto in Giappone e più mi rendo conto di quanto lo Hokkaido sia bello, forse il posto più bello in questo paese. Se pensate di studiare il giapponese, vivere in un bella città e conoscere persone di tanti paesi diversi, allora dovete venire alla JLI di Sapporo!
■(Svezia) Kenneskong Tove
È passato un anno da quando ho fatto ritorno al mio paese. Ogni giorno penso che vorrei tornare a Sapporo. Ho trascorso due anni alla JLI di Sapporo, ho passato bei momenti con gli amici e ho lavorato part-time in un pastificio. A Sapporo si mangia bene, come dicono qui "namara" (cercatelo su Google!), e per me che non mangio il pesce crudo, le zuppe, il curry e il ramen al miso sono le cose migliori. Dovete assolutamente andare anche ai buffet di dolci, anche se fanno ingrassare (occhio al peso!). Ama molto i piaceri che riservano le stagioni: in primavera ci sono i ciliegi, così effimeri e splendidi; in estate la festa di yosakoi e I fuochi d'artificio; in autunno le magnifiche foglie dorate. Gli alberi si preparano al sonno invernale e le loro foglie si tingono di toni rossi, gialli che abbelliscono le montagne. In inverno fa freddo, ma se ci si copre non ci sono problemi. La festa della neve va assolutamente vista, vale la pena davvero di mettere il naso fuori di casa per quello. I professori a scuola sono davvero seve.... ehm, gentili! Accolgono tutte le domande,anche le più strane. Sono davvero disponibili ad ascoltare gli studenti (e in particolare lo sono stati con me!). Certo, ci sono stati momenti difficili, ma I giorni sono passati felici. Voglio assolutamente tornarci il prima possibile. Ci si vede a Sapporo!
■(Italia) Liguori Alessandra
Trascorrere un anno a Sapporo è stata davvero una bella esperienza. Ritengo di aver fatto un'ottima scelta nel decidere di venire in questa città e alla Sapporo Kokusai Nihongo Gakuin. Riguardo quest'ultima, la considero una buona scuola: infatti, qui ho avuto la possibilità di migliorare la conoscenza del giapponese, grazie soprattutto al metodo di insegnamento utilizzato dalle professoresse della scuola. Le insegnanti sono molto preparate, gentili e cercano sempre di aiutare gli studenti. Inoltre, attraverso lo studio della lingua, sono riuscita anche a comprendere meglio la cultura giapponese. Per quanto riguarda Sapporo, è una città allegra, piena di gente e ricca di luoghi da visitare. Poi, la città spesso organizza diversi eventi, come ad esempio lo "Yuki Matsuri" (la festa della neve). Insomma, in poche parole, mi sono trovata benissimo e consiglio a tutti di venire!
■(Italia) Riccardo Bettin
Il sogno è divenuto realtà. Questo è ciò che provo per essere qui a Sapporo. Sin dall'infanzia ho avuto un profondo interesse per la cultura giapponese. Per questa ragione, ora che sto studiando il giapponese all'università, sono venuto qui per migliorarlo e questa scuola si è rivelata essere la miglior scelta possibile. Gli insegnanti sono molto gentili e il loro metodo d'insegnamento è di grande efficacia per l'apprendimento della lingua. Ovviamente, è richiesto un impegno costante, ma studiando giorno per giorno non ci sono problemi. Senza contare che la città di Sapporo non aspetta altro che essere esplorata...sfortunatamente sono qui solo per 3 mesi, ma dopo la laurea spero di potervi fare ritorno il più presto possibile. Allora, tutti voi che in questo pazzo mondo volete studiare Giapponese, venite qui a Sapporo alla JLI, poiché sono sicuro che non avrete di che pentirvene!
Corsi per docenti di lingua giapponese
I nostri diplomati nel mondo
■(Francia) Yoshida Saki
(Ha seguito il corso per docenti di lingua giapponese dopo la laurea. Ha svolto un periodo di apprendistato presso le nostre strutture come Teaching Assistant e poi è andata in Francia. Attualmente lavora in una scuola di lingua giapponese a Parigi) Nella scuola dove insegno sia il contenuto delle lezioni, sia il loro ritmo è affidato ai singoli insegnanti. Siamo liberi di svolgere le lezioni come meglio crediamo, ma al tempo stesso le aspettative sono grandi. Le richieste degli studenti sono varie e è difficile gestirle, ma grazie al training che ho ricevuto, e non solo riguardo la parte teorica, riesco a rispettare la politica della mia scuola che prevede che io costruisca da zero ogni mia lezione. Ogni volta ci sono tanti preparativi da fare e anche i ripensamenti sono molti, ma più il rapporto di fiducia con gli studenti cresce, più il mio compito si fa agevole. Penso di portare avanti il mio lavoro qui in Francia ma sono interessata anche all'insegnamento in Giappone e nei paesi in via di sviluppo. Mi piacerebbe sperimentare vari contesti nella mia vita, anche perchè questo è uno dei punti più affascinanti che ci offre questo lavoro.
■(Perù) Nakagawa Koichi
(Quando era impiegato in una compagnia di comunicazioni, era addetto a insegnare il giapponese ai tecnici stranieri venuti in Giappone per formarsi. Da qui si è interessato alla professione del docente di lingua giapponese. Dopo la pensione è andato a lavorare in delle università in Perù e Uzbekistan, e attualmente insegna giapponese nella struttura per volontari chiamata JICA.) Colui che mi cresciuto è il Direttore della JLI Yoshio Motoi (fondatore). Ma vi racconterò tutto con ordine partendo dall'inizio. La mia sfida con l'estero è iniziata quando ho assunto l'incarico presso una università dello Uzbekistan. Dopo ciò, sono andato a insegnare in Cile e attualmente mi sto confrontando con un nuovo programma in Perù. Il prossimo obiettivo è far decollare il corso di formazione per docenti di lingua giapponese che si è appena avviato e aprirne uno di Business Japanese. Ho intenzione di infondere in quest'ultimo tutta la mia esperienza nel settore del business. Le parole del Direttore Motoi "Armatevi di volontà! Così diventerete docenti di giapponese all'estero" mi sono state di incoraggiamento e, insieme alla "Compagnia dell'iride" cui partecipano i miei ex-compagni di corso con I quali sono tuttora in contatto, costituiscono il fulcro del mio ardore nel portare avanti questo lavoro. Finora, sono ben 15 le persone che, per vari scopi che vanno dal lavoro allo studio e alla formazione come docenti, ho visto partire per il Giappone. Tutti giovani desiderosi di costruire un "legame" con il Giappone. Forse non avrò abbastanza tempo per vederli crescere e sviluppare, ma il mio motto sarà fino alla fine "tutta la vita in azione, solo un frangente in pensione". Tutti voi giovani insegnanti, non dimenticate mai le parole "volontà" e "me stesso".
■(Nepal) Wada Sugako
(Si è occupata di didattica della lingua e della cultura giapponese in Nepal come volontaria senior della JICA. Tornata in Giappone ottiene una laurea specialistica in didattica del giapponese a stranieri.) In Nepal mi occupavo di didattica della lingua e della cultura giapponese e di coordinamento dei docenti di giapponese. Quando facevo leggere I quotidiani giapponesi, inizialmente gli studenti si limitavano a guardare distrattamente le fotografie ma col passare del tempo hanno iniziato a distinguere i caratteri e, sebbene da principio dicessero che i kanji gli facevano venire il mal di testa, hanno imparato pian piano a leggerli. Mi sono sentita davvero soddisfatta. Nei giorni liberi invitavo gli amici a pranzo, facevamo feste e ballavamo danze nepalesi: ho completato il periodo di lavoro divertendomi. Quello del docente di lingua giapponese è un lavoro davvero affascinante. Se si ha voglia di fare, l'età non conta. Si possono mettere a frutto le esperienze più disparate e si ottengono sempre I frutti del proprio lavoro. Lavorando in Nepal ho compreso la necessità di specializzarmi maggiormente e mi sono iscritta a una laurea specialistica. Infine, adesso ho di nuovo il desiderio di andare in qualche parte del mondo a insegnare.
■(Brasile) Akanuma Mizuki
(Ha lavorato in Brasile come volontaria junior della JICA. Ha insegnato il giapponese a circa 100 studenti di età compresa tra i 10 e i 70 anni.) In Brasile è stata la prima volta che mi trovavo a insegnare in un paese straniero. Avvertivo una forte responsabilità perchè "insegnare il giapponese significa estendere I rapporti di amicizio tra Giappone e Brasile". In tutti i sensi ci si trova a rappresentare il Giappone, e bisogna mantenere la grandiosa immagine che i primi giapponesi giunti in Brasile hanno lasciato del nostro paese. Quando vedo sorridere i miei studenti mi sento la persona più felice del mondo. Mi dicono "amo il giapponese", oppure utilizzano le strutture appena studiate, oppure mi mostrano tutti felici il loro nome scritto in katakana: tutto ciò è diventato per me una fonte inesauribile di energia. È in questi momenti che mi sento felice di essere diventata una insegnante di giapponese. Il corso di formazione è stato per me un periodo di grande felicità, trovandomi a lavorare con insegnati strepitosi e conmpagni on cui ho passato bellissimi momenti in cui ho avvertito la "bellezza dello studio". Ora che mi trovo a lavorare direttamente sul campo, mi rendo conto di differenze culturali e linguistiche tanto grandi che non è possibile descriverle per iscritto. Ma tutto ciò che ho appreso durante il corso è stato per me di grande sostegno.
■(America) Ota Sakurako
(Ha insegnato giapponese in un liceo australiano. In seguito ha conseguito l'abilitazione all'insegnamento in Australia presso l'Università di Ingegneria di Sidney. Dopo aver insegnato giapponese presso alcune ditte e corsi di formazione per stranieri nello Hokkaido, si è trasferita nello stato dell'Indiana e ha lavorato presso l'Associazione Giappone America.) Quella del docente di lingua giapponese è una professione che amplia le proprie possibilità oltre ogni immaginazione. È possibile la realizzazione e l'espressione del sè all'interno di un contesto globalizzato. Gli stranieri che studiano il giapponese non lo fanno solo per viaggiare o vivere in Giappone, ed è per questo che noi insegnanti di giapponese dobbiamo far sì che loro comprendano la nostra cultura e la nostra civiltà attraverso l'apprendimento della lingua. Non è di sicuro un compito facile, ma quando si riscontrano i frutti del proprio impegno si prova un forte senso di soddisfazione. Questo lavoro non è di sicuro una strada verso il successo, e secondo me deve essere fatto da persone che abbiano interesse per le lingue, gli esseri umani e che abbiano amore verso il proprio paese. Tuttavia, più si va avanti e più se ne comprende la profondità e gli aspetti creativi.
■(Malesia) Yoshida Kuniko
(Ha insegnato giapponese in una scuola pubblica malese e, in seguito, anche presso il nostro istituto.) Prima lavoravo come copywriter, ma a un certo momento ho sentito il desiderio di studiare in maniera più puntuale la mia lingua, il giapponese, e ho deciso di iscrivermi alcorso. Essendo giapponese utilizzo questa lingua senza sforzo alcuno, ma ho iniziato a chiedermi come sarebbe stato insegnarla. "Te" "ni" "o" "wa", nessuna persona comune è in grado di spiegarne il funzionamento logico. Però, studiando la grammatica e la fonazione del giapponese, ho scoperto in continuazione nuove cose. Finito il corso, ho preso parte a un progetto della Associazione Giovani All'Estero tenuto a Johor Bahru, in Malesia, e ho iniziato a insegnare il giapponese come lingua straniera a delle ragazze dai 13 ai 16 anni. Non esisteva una lingua veicolare, e insegnare il giapponese in giapponese a persone che non lo parlavano minimamente è stata una esperienza davvero dura ma avvincente. Insegnando il giapponese all'estero, ho imparato a osservare il mio paese da nuove e diverse angolazioni.
■(Ungheria) Fujishima Yukiyo
(Si unisce alla Associazione Giovani All'Estero mentre frequenta I nostri corsi di formazione e, alla fine del percorso, si reca a Budapest in Ungheria. Insegna nei corsi elementari per liceali dai 15 ai 18 anni.) Amo molto viaggiare e andavo spesso all'estero. A un certo punto, però, ho provato il desiderio di vivere fuori dal Giappone e ho iniziato il percorso per didentare una insegnante di giapponese. Mentre frequentavo insegnavo inglese ai bambini in una scuola preparatoria. Dal momento che si trattava di corsi a creditazione, riuscivo a lavorare e frequentare al contempo. Ci sono voluti due anni e mezzo per completare il corso e sono molto contenta di aver potuto studiare in tutta calma. Nelle lezioni di prova abbiamo ricevuto diverse indicazioni per poter iniziare subito a insegnare. Mi da molta felicità insegnare a dei bambini il giapponese e vedere che loro lo trovano divertente. Quando si insegna all'estero, bisogna adeguarsi alla cultura locale e ciò non è sempplice. Però, si allarga il giro delle proprie conoscenze e si rivela un lavoro cui si traggono molti frutti.
Motivazioni per intraprendere il corso, impressioni, obiettivi per il futuro
■Una delle cose più belle di questo lavoro è poter comprendere la bellezza di studiare e insegnare. Yoshida Kaori
All'università mi sono specializzata in design, ma il mio reale desiderio era quello di andare all'estero e quindi, dopo la laurea, sono andata a studiare per un breve periodo in Indonesia. Lì ho incontrato un insegnante di giapponese e ho iniziato a interessarmi a questa professione. Anche a distanza di 7 anni da allora, ricordo ancora l'ardore di quella persona e dei suoi studenti che indefessamente apprendevano il giapponese. Un madrelingua, che lo utilizza quotidianamente, non si rende conto di quanto in realtà il giapponese sia complesso. Mettendomi in gioco costantemente, ogni giorno mi divertivo a lezione a scuola e ho compreso che l'aula non è "il luogo in cui si ascolta", ma quello in cui "si cresce". Comprendendo la gioia di apprendere, questa esperienza di insegnamento per me si è rivelata un tesoro prezioso. È un lavoro che chiunque abbia ardore può intraprendere. Dovendo crescere dei figli, non è stato semplice studiare e preparare le lezioni,ma come me c'erano altre mamme e ci siamo aiutate e stimolate vicendevolmente.
■Tra gli apprendenti si forma una atmosfera di unione e serietà. Yonenaga Akie
Finita l'università ho trovato impiego in una ditta commerciale, ma per passare allo step successivo ho lasciato l'impiego e mi sono iscritta alla scuola. Quando lavoravo in un duty free di Otaru, vedevo i clienti russi che avevano diversi problemi e così è nato in me il desiderio di insegnare loro il giapponese. Iniziato lo studio, ho iniziato a vedere il giapponese in maniera più oggettiva, cosa che fino a quel momento non avevo mai fatto. Quanti errori inconsapevoli facevo! Tutto ciò è stato per me una nuova scoperta. Ho svolto lezioni di prova per studenti di giapponese di varie nazionalità che si trovavano a studiare la mia lingua sotto lo stesso tetto direttamente in giapponese. Vedendo il loro impegno, anche a me veniva voglia di dare il massimo. Gli insegnanti sono gentili e pian piano si schiudono le porte di un nuovo mondo.
■Sono stato in Russia per studiare, ora ci voglio tornare per insegnare il giapponese. Yamazaki Tetsu
Ho studiato russo all'università e, dopo la laurea, sono stato a Mosca per circa 10 mesi. Lì ho incontrato molte persone interessate alla lingua e alla cultura giapponese, e così ho deciso di diventare insegnante di giapponese. All'estero, il Giappone viene ancora letto attraverso stereotipi legati al suo passato, comeil kimono e le arti marziali. Il mio scopo è quello di trasmettere la vera immagine del Giappone. A lezione, ho trovato particolarmente interessanti le lezioni di pronuncia e fonazione. Per me, che non avevo mai riflettuto su tali aspetti della mia lingua, si è trattato di una nuova scoperta. Inoltre, per insegnare il giapponese, è necessario comunicare in maniera efficace con le persone. "Come insegnare", questo è stato il tema di varie lezioni: davvero interessante. Finito il corso, il mio obiettivo è quello di insegnare il giapponese a Mosca.
■Ho potuto fare tanti incontri che mi hanno arricchito come persona. Fujiyama Michiko
Ho lavorato per circa 15 anni in una struttura pubblica che si occupa di ricerche in campo agrario: le occasioni di scambio con l'estero erano molte e capitava spesso che mi chiedessero cose sulla mia lingua. In tal modo, ho lasciato il mio lavoro e mi sono concentrata sullo studio per diventare insegnante di giapponese. Ci sono molti esami e report da fare, ma sono rimasta molto soddisfatta. A scuola, ho trovato molti insegnanti che svolgevano il loro lavoro in maniera personale e appassionata. Se si ha un obiettivo e la volontà di portarlo a compimento, si riescono a ottenere tecniche e esperienze di grande utilità. L'età e il curriculum non contano. Ci sono casalinghe, persone che intendono nuovamente mettersi in gioco e utilizzare la propria esperienza lavorativa. Venire a contatto con tutte queste persone è uno dei punti di maggior fascino di questa scuola.
■Sono riuscita a portare avanti al contempo studio e lavoro. Goto Tooru
Questa scuola è diversa da tutte quelle che ho frequentato finora: qui si ha la possibilità di apprendere tecniche per insegnare il giapponese, che finora ho utilizzato senza pormi alcun dubbio. Una volta che si prova a farlo, si comprende quanto sia difficile. Spiegare a altri ciò che per noi stessi è una realtà palese. Il percorso di studio qui permette di comprendere queste due cose. Ho frequentato il corso mentre lavoravo in un hotel di Sapporo. Mi interessava trattare problemi culturali e relativi alla comunicazione come lavoro, e a lezione abbiamo appreso tutto ciò. Non si tratta però di sole tecniche, ma di come diventare insegnante di giapponese fcendo sì che persone di diversi contesti riescano a comprendersi vicendevolmente. C'erano tanti uomini che, come me, frequentavano il corso lavorando e per me ciò è stato un forte stimolo.